note biografiche - archivio luce
napoletano, si trasferisce con la famiglia a Torino in seguito allo spostamento del padre - direttore del Banco di Napoli - al nord; nel 1893 si laurea alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Torino con Salvatore Cognetti de Martiis; oltre all'economia, ambito dei suoi studi universitari, si interessa di temi umanistico-letterari e pubblica saggi di critica letteraria su Edgar Allan Poe e Walt Whitman; nel 1898 è libero docente all'Università di Torino, nel 1900 è ordinario di economia politica all'Università di Cagliari, dove rimane fino al 1904, ricoprendo anche l'insegnamento di scienza delle finanze; dal 1905 al 1909 è all'Università di Siena e poi a quella di Padova, insegnandovi anche statistica; tra 1910 e 1912 è segretario generale dell'Istituto internazionale di agricoltura, allora il più importante organismo internazionale di statistica economica; nel 1916 torna a Torino chiamato dalla Facoltà di Giurisprudenza alla cattedra di statistica e, dal 1932, a quella di economia politica; dirige nel frattempo il Laboratorio di economia politica; insieme a Luigi Einaudi e Umberto Ricci, è membro del Comitato italiano per le pubblicazioni di studi economici sulla guerra promosse dalla Fondazione Carnegie e del Comitato dei trasferimenti dei pagamenti delle riparazioni di guerra della Germania per l'applicazione del piano Dawee; accademico d'Italia nel 1930 riduce progressivamente la sua attività a quella di professore e studioso; dopo la caduta del fascismo è sottoposto a provvedimenti di epurazione quale accademico d'Italia (poi evitati grazie all'intervento di Einaudi presso il CNL piemontese); nel 1949 è eletto presidente dell'Accademia delle Scienze di Torino, nel dicembre 1950 senatore a vita per alti meriti scientifici