note biografiche - archivio luce
politico italiano; esponente della DC; fu eletto senatore nel 1976 e sempre riconfermato; ministro dell'Interno dal 1992 al 1994: durante il suo mandato fu modificato l'Articolo 41 bis, che stabilì condizioni di carcere duro per i boss mafiosi; nel 1994 dopo lo scioglimento della DC aderisce al Partito Popolare Italiano ed è tra i più stretti collaboratori di Mino Martinazzoli; presidente del Senato dal 9 maggio 1996 al 29 maggio 2001; il 24 luglio 2006 lascia il Senato perché eletto al Consiglio Superiore della Magistratura, del quale è stato vicepresidente dall'agosto 2006 all'agosto 2010