note biografiche - archivio luce
politico italiano; membro del CLN come rappresentante della DC; tra i fondatori delle ACLI e venne eletto deputato alla Costituente; ministro dell'agricoltura nel secondo governo Segni (1959-1960) e confermato nei successivi governi Tambroni (1960) e Fanfani (1960- 1963); ministro degli interni nel governo Leone (1963), nel 1964 fu eletto segretario della DC, poi presidente dell'Unione europea dei democratici cristiani. Lasciò la carica di segretario del partito nel dicembre 1968 per formare un governo di centrosinistra da lui presieduto. Dimessosi nel luglio successivo, guidò un monocolore DC e poi (marzo 1970) un quadripartito; ministro degli interni nel governo Adreotti (1972-1973) e nel luglio 1973 fu chiamato a formare il suo quarto governo, un quadripartito travolto subito dall'aggravarsi della crisi economica. Costretto a dimettersi nel febbraio 1974, formò un nuovo governo, che si trascinò in continue crisi e nell'autunno successivo fu sostituito dal governo Moro, nel quale Rumor assunse la direzione del ministero degli esteri. Coinvolto nell'"affare Lockheed" (1976), fu giudicato non colpevole dal parlamento. Ascoltato al processo sulla strage di Piazza Fontana in merito a presunte coperture politiche accordate a membri dei servizi segreti, fu prosciolto dalla Commissione inquirente nel 1981, ma la sua carriera politica ne uscì compromessa. Presidente dell'Unione mondiale democratico-cristiana, nel 1979 fu eletto al parlamento europeo e fu poi anche membro della Commissione affari esteri del senato